Dando esecuzione a quanto decretato nella dichiarazione dello stato di emergenza, dal 9 al 23 novembre (con possibilità di proroga) nei 121 comuni considerati ad elevato rischio di contagio è in vigore il coprifuoco tra le ore 23 e le ore 5:00 nei giorni feriali e a partire dalle ore 13.00 nei fine-settimana del 14/15 novembre e del 21/22 novembre.
È consentita la circolazione esclusivamente per motivi di forza maggiore o necessità inderogabili, purché non rinviabili e opportunamente giustificate, e per rientrare al proprio domicilio dopo uno spostamento soggetto ad eccezione.
Si può uscire anche per motivi di salute, in particolare per l’acquisto di prodotti in farmacia o per sottoporsi a cure mediche o per trasportare persone a loro volta bisognose di medicamenti o medicinali. Prevista anche la possibilità di recarsi in negozi di generi alimentari e supermercati, e altri stabilimenti dediti alla vendita di prodotti alimentari e di igiene per persone e animali, o per portare a spasso o dal veterinario animali da compagnia.
Consentiti anche il rifornimento di combustibile e le passeggiate a piedi di breve durata, per fruire di momenti all’aperto, anche in compagnia di membri dello stesso nucleo familiare, purché conviventi. Si può inoltre circolare per dare assistenza a vittime di violenza domestica o di traffico di persone o nei confronti di bambini e adolescenti a rischio, oltre che a persone vulnerabili (portatori di handicap, figli, genitori anziani o non autosufficienti), nonché per altre non ragioni familiari, quali ad esempio l’adempimento della responsabilità genitoriale.
Possono circolare inoltre gli operatori del settore medico e paramedico, della protezione civile e le forze dell’ordine, i magistrati e i dirigenti rappresentativi delle organizzazioni a tutela delle parti sociali, nonché i rappresentanti dei partiti politici e i membri del Parlamento.
Sono garantiti gli spostamenti ritenuti necessari all’esercizio delle libertà di stampa e di espressione, mentre possono spostarsi i ministri di culto dietro possesso di credenziali emesse dalle rispettive autorità religiose o rappresentanti di chiese.
La circolazione è consentita ai membri delle missioni diplomatiche e consolari e delle organizzazioni internazionali con sede in Portogallo, purché nell’esercizio delle rispettive funzioni.
Il decreto stabilisce inoltre che durante il periodo in cui è in vigore lo stato di emergenza può essere imposta la misurazione della temperatura corporea con mezzi non invasivi e per l’accesso al luogo di lavoro, ai servizi e alle istituzioni pubbliche, scuole e università, spazi commerciali, culturali o sportivi, mezzi di trasporto, centri sanitari, istituti penitenziari o centri educativi. Può essere impedito l’accesso a chi rifiuti di sottoporsi a tale controllo o presenti una temperatura uguale o superiore a 38 ºC.
Può essere imposta inoltre la realizzazione di test di diagnosi di SARS-CoV-2 solo a chi intenda entrare o uscire per via aerea e marittima dal territorio nazionale continentale o dalle regioni autonome di Azzorre e Madeira. Tale tipologia di test può essere inoltre imposto ai fini dell’accesso e della permanenza nel luogo di lavoro o come condizione di accesso a servizi o istituzioni pubbliche, unità sanitarie, scuole e università, spazi commerciali, culturali e sportivi, mezzi di trasporto, strutture residenziali, istituti penitenziari o centri di rieducazione, a chi sia risultato positivo al test rapido o in caso di temperatura superiore a 38ºC.
Dal 4 novembre 2020 in 121 comuni portoghesi vige l’obbligo di permanenza domiciliare. I cittadini dei comuni interessati dal decreto hanno il dovere di permanere nel domicilio e astenersi dal circolare in strade e spazi pubblici, tranne per un insieme di casi autorizzati, tra cui l’acquisto di beni e servizi, lo svolgimento dell’attività professionale, ragioni di salute, assistenza a persone vulnerabili, frequenza scolastica, fruizione di momenti all’aperto, accesso a eventi e luoghi destinati alle attività culturali, pratica di attività fisica all’aperto e per portare a spasso gli animali domestici. I veicoli privati potranno circolare esclusivamente per attività autorizzate (vedi sopra) o per il rifornimento di combustibile. In tutti gli spostamenti dovranno essere rispettate le norme indicate dalle autorità sanitarie e dalle forze dell’ordine, in particolare quelle relative al distanziamento. Ristoranti e bar chiuderanno alle 22.30, mentre gli stabilimenti destinati al commercio al dettaglio e alla vendita di servizi, così come quelli inseriti in centri commerciali, chiuderanno alle ore 22:00h - eccetto farmacie e punti vendita di farmaci non soggetti a prescrizione, studi medici e cliniche e centri veterinari con servizio di pronto soccorso, agenzie funebri, rent-a-car, aree di servizio e punti di rifornimento di combustibile. Prevista anche la sospensione delle visite a utenti delle strutture per anziani, unità di terapia intensiva e altri servizi per anziani. Le scuole resteranno aperte e continueranno a realizzarsi gli spettacoli culturali, purché rispettino le norme sanitarie. Proibite invece fiere e mercati, salvo autorizzazione speciale emessa dal Comune. Torna ad essere obbligatorio il telelavoro, salvo quando il lavoratore si opponga per fondate ragioni.
Segue la lista dei comuni interessati dalla misura: Alcácer do Sal, Alcochete, Alenquer, Alfândega da Fé, Alijó, Almada, Amadora, Amarante, Amares, Arouca, Arruda dos Vinhos, Aveiro, Azambuja, Baião, Barcelos, Barreiro, Batalha, Beja, Belmonte, Benavente, Borba, Braga, Bragança, Cabeceiras de Basto, Cadaval, Caminha, Cartaxo, Cascais, Castelo Branco, Castelo de Paiva, Celorico de Basto, Chamusca, Chaves, Cinfães, Constância, Covilhã, Espinho, Esposende, Estremoz, Fafe, Felgueiras, Figueira da Foz, Fornos de Algodres, Fundão, Gondomar, Guarda, Guimarães, Idanha-a-Nova, Lisboa, Loures, Lousada, Macedo de Cavaleiros, Mafra, Maia, Marco de Canaveses, Matosinhos, Mesão Frio, Mogadouro, Moimenta da Beira, Moita, Mondim de Basto, Montijo, Murça, Odivelas, Oeiras, Oliveira de Azeméis, Oliveira de Frades, Ovar, Paços de Ferreira, Palmela, Paredes de Coura, Paredes, Penacova, Penafiel, Peso da Régua, Pinhel, Ponte de Lima, Porto, Póvoa de Varzim, Póvoa do Lanhoso, Redondo, Ribeira da Pena, Rio Maior, Sabrosa, Santa Comba Dão, Santa Maria da Feira, Santa Marta de Penaguião, Santarém, Santo Tirso, São Brás de Alportel, São João da Madeira, São João da Pesqueira, Sardoal, Seixal, Sesimbra, Setúbal, Sever do Vouga, Sines, Sintra, Sobral de Monte Agraço, Tabuaço, Tondela, Trancoso, Trofa, Vale da Cambra, Valença, Valongo, Viana do Alentejo, Viana do Castelo, Vila do Conde, Vila Flor, Vila Franca de Xira, Vila Nova de Cerveira, Vila Nova de Famalicão, Vila Nova de Gaia, Vila Pouca de Aguiar, Vila Real, Vila Velha de Ródão, Vila Verde, Vila Viçosa, Vizela.