DISPOSIZIONI DELLE AUTORITÀ PORTOGHESI:
Il Parlamento portoghese ha approvato venerdi' 26 marzo u.s. il decreto di proroga fino al 15 aprile dello stato di emergenza.
Nel decreto governativo del 29 marzo u.s., oltre all’obbligo di permanenza presso il proprio domicilio al di fuori delle eccezioni gia’ regolate dal precedente decreto, e’ ora esteso il divieto di circolazione anche tra comuni fino al 5 aprile, salvo nei casi di urgenza giustificati da documentazione idonea. Tra i nuovi provvedimenti di attuazione dello stato di emergenza varati il 29 marzo u.s. risalta quello emanato dal Ministero dell’Interno, che opera una stretta sugli spostamenti aerei da e per il Portogallo con l’obiettivo di limitare i viaggi per turismo.
Il Decreto, oltre a estendere fino al 15 aprile la vigente sospensione dei collegamenti aerei con Brasile e Regno Unito, introduce a far data dal 1° aprile l’obbligo di quarantena per i passeggeri provenienti dal Sudafrica e da Paesi europei che abbiano registrato negli ultimi 14 giorni una media nel tasso di rapporto tra contagi e popolazione superiore a 500 per 100.000 abitanti. Per i passeggeri provenienti da tali Paesi, riportati in una tabella allegata al decreto e in cui figurano anche l’Italia e vari altri Paesi UE, e' quindi ora previsto, oltre all’obbligo di test molecolare valido entro le 72 ore, anche quello di osservare una quarantena di 14 giorni (inclusi nella lista anche Bulgaria, Cipro, Estonia, Francia, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Svezia, Ungheria). I passeggeri che all’arrivo in Portogallo non saranno in grado di presentare certificato di test negativo, dovranno realizzare il test in aeroporto, a proprie spese, e dovranno attendere il risultato del tampone sempre all’interno dell’aeroporto. Mentre per la quarantena devono precompilare il modulo del SEF (polizia stranieri) usando il seguente link - https://travel.sef.pt/Forms/Default.aspx
Sono invece autorizzati con test molecolare ma senza obbligo di quarantena i viaggi essenziali per chi proviene da Paesi europei che abbiano registrato negli ultimi 14 giorni una media nel tasso di rapporto tra contagi e popolazione all’interno di una forchetta tra i 150 e 500 casi per 100.000 abitanti (i paesi inclusi in tale lista sono Germania, Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Finlandia, Grecia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia, Svizzera). Per viaggi essenziali continuano a intendersi quelli che consentono il transito, l'ingresso e la partenza dal Portogallo per i cittadini di uno Stato membro dell'Unione Europea, paesi associati Schengen e loro familiari o cittadini di Paesi terzi che viaggiano: per motivi professionali; di studio; di ricongiungimento familiare; di salute o per ragioni umanitarie; sono esenti dalla quarantena i passeggeri di voli considerati essenziali la cui permanenza in Portogallo (attestata da biglietto di ritorno) non superi le 48 ore.
Il decreto chiarisce inoltre che da e per i Paesi di cui a un terzo allegato (Australia, Cina, Corea del Sud, Hong Kong, Macao, Nuova Zelanda, Ruanda, Singapore, Tailandia) sono consentiti i voli “con riserva di conferma della reciprocita'”, sempre che vengano rispettate le condizioni epidemiologiche previste dalle raccomandazioni del Consiglio UE n. 2020/912 del 30 giugno 2020 e rispettivi aggiornamenti.
Sono inoltre consentiti i viaggi di rientro in Portogallo di cittadini portoghesi, o di Paesi associati Schengen o altri Paesi terzi se con residenza legale in territorio portoghese, nonche’ i voli di natura umanitaria allestiti dalle competenti autorita’ governative.
- l’acquisto di beni e servizi essenziali;
- lo svolgimento di professioni che non consentano il ricorso al lavoro da remoto;
- l’adempimento delle responsabilità parentali;
- l’assistenza a persone vulnerabili;
- la fruizione di momenti all’aperto o per portare a spasso gli animali domestici mediante spostamenti di breve durata e in prossimità del domicilio;
- gli spostamenti da e per il proprio alloggio in caso di viaggi aerei all’estero, o per l’entrata e uscita dal territorio continentale.
Sono chiusi tutti gli impianti e stabilimenti per attivita’ culturale e sportiva, incluse le palestre. Sono sospese le attività di commercio al dettaglio e prestazione di servizi in stabilimenti aperti al pubblico, ad eccezione degli stabilimenti autorizzati. Fiere e mercati sono consentiti esclusivamente per la vendita di prodotti alimentari. Restano aperti supermercati e negozi di prossimità, con occupazione massima consentita di 5 persone per 100 mq e garantendo la distanza minima di due metri tra gli occupanti. Gli esercizi di ristorazione e affini funzionano esclusivamente in modalità di take away e consegna a domicilio. Sono proibite le manifestazioni e altri eventi pubblici. Restano chiusi bar e discoteche. È proibita la vendita di bevande alcoliche nelle aree di servizio e ai distributori di benzina e inoltre, a partire dalle ore 20, negli stabilimenti di vendita al dettaglio, inclusi supermercati e ipermercati.
Tra gli obblighi generali imposti alla popolazione si segnala la necessità di restare a casa, ridurre all’essenziale gli spostamenti, limitare i contatti ai membri del nucleo familiare, usare la mascherina, osservare il distanziamento e seguire le norme sanitarie e igieniche.
Dato l'aggravarsi della situazione pandemica, ai cittadini portoghesi sono proibiti i viaggi all'estero con qualunque mezzo (stradale, ferroviario,aereo, fluviale o marittimo), ad eccezione di quelli essenziali di comprovata urgenza.